środa, 7 października 2015

Le scie chimiche sono una realtà storica - parte 1

Milioni di britannici coinvolti come cavie involontarie ed esposti al contagio di agenti infettivi e sostanze chimiche ammette il ministero della difesa britannico Il presente articolo lo trovate pure riassunto nel video qui sotto (fatto in maniera artigianale, e che spero di rifare in una versione migliore, scusatemi è il mio primo esperimento). Se vi piace il video potete pure scaricalo da mediafire in formato avi. Seguiranno le parti successive sia dell'articolo che del video. La seconda parte del video  nel frattempo è già pronta ed è già scaricabile anch'essa in formato avi.Le scie chimiche sono una realtà storica - parte 1

Quando si parla di scie chimiche si intende lo spargimento intenzionale di veleni sulla popolazione ignara, veleni dispersi nell'aria tramite aerei.

Qualcuno (come i curatori del sito wikipedia) afferma che si tratti di bufale, di assurde teorie del complotto, eppure in realtà la storia mostra che le scie chimiche nell'età contemporanea sono sempre esistite.Wikipedia nega l'esistenza delle scie chimicheIl mnistero della difesa inglese ha ammesso nel 2002 di avere fatto degli esperimenti a partire dal lontano 1940 fino al 1979, esperimenti in cui agenti chimici cancerogeni come il solfuro di zinco e cadmio. In un articolo del quotidiano britannico Guardian vengono riportate queste ammissioni ufficiali del ministero della difesa: Milioni di persone coinvolte in test di armi biologiche. Una gran parte della Gran Bretagna fu esposta al contagio batteri irrorati nel corso di esperimenti segreti

Nell'articolo si legge fra le altre cose che:Un capitolo del rapporto "Gli esperimenti con particelle fluorescenti" rivela come tra il 1955 ed il 1963 aerei volarono dal nord-est dell'Inghilterra alla punta della Cornovaglia lungo le coste meridionali e occidentali, sganciando sulla popolazione enormi quantità di solfuro di zinco e cadmio. I composti chimici andarono alla deriva per miglia nell'entroterra, e la loro fluorescenza permise di monitorarne la diffusione. (...)Mentre il Governo ha insistito nell'affermare l'innocuità di tale composto chimico, il cadmio è riconosciuto come una causa di cancro al polmone e durante la Seconda Guerra mondiale esso fu considerato dagli Alleati come un'arma chimica.

Abbiamo quindi qui aerei che diffondo sostanze velenose sulla popolazione in un cosiddetto esperimento durato ben 8 anni.

E poi ancora leggiamo che:In un altro capitolo "Esperimenti di copertura di grandi aree", il Ministero della Difesa descrive come tra il 1961 ed il 1968 più di un milione di persone lungo la costa meridionale dell'Inghilterra, da Torquay alla New Forest, furono esposte a batteri fra i quali e.coli e bacillus globigii, che simula l'agente dell'antrace. Questi rilasci provennero da una nave militare, la Icewhale, ancorata di fronte alla costa del Dorset che spruzzò i microrganismi in un raggio di 5-10 miglia.  Batteri attaccati alle ragnatele sulle cassette delle posteAbbiamo qui un milione di persone esposte nel giro di 7 anni al contagio di batteri, e se si legge l'articolo fino in fondo si viene a sapere di batteri diffusi lungo la metropolitana o attaccati alle ragnatele sulle cassette delle poste.

Alcune famiglie che vivono nelle aree maggiormente coinvolte in questi test segreti sono convinte che gli esperimenti hanno causato ai loro bambini difetti congeniti, handicap fisici e difficoltà di apprendimento. Il ministero ed il governo ovviamente negano, con grande faccia tosta, come è consuetudine.

L'attuale responsabile della struttura di Porton Down, che ha diretto e realizzato nel passato tali orrendi crimini, considerandoli "esperimenti", afferma che:Non è nostra abitudine discutere delle ricerche in attoI risultati di questi esperimenti salveranno delle vite, se il paese o le nostre forze armate dovessero affrontare un attacco di armi chimiche e biologiche". Alla domanda se tali test sulla popolazione sono ancora in atto ha risposto: "Non è nostra abitudine discutere delle ricerche in atto". Tale affermazione potremmo liberamente tradurla: "sì, lo stiamo ancora facendo, cosa volete, che ve lo andiamo a raccontare?" visto che le immagini satellitari dell'Inghilterra mostrano cieli offuscati da scie disseminate in lungo ed in largo per ogni dove.Immagine satellitare dei cieli d'Inghilterra offuscati da scieVi ricordate? "Esperimenti di copertura di grandi aree", era uno dei capitoli riguardanti gli esperimenti compiuti nel passato dal Ministero della Difesa e di recente desecretati ed ammessi pubblicamente.

Coperture di grandi aree, già, forse sarebbe il caso di guardare il cielo sopra di noi per vedere cosa stanno combinando con quelle ricerche di cui i responsabili non vogliono discutere.

Chi nega le scie chimiche afferma che sarebbe assurdo che un governo avvelenasse così la propria popolazione, che sarebbe assurdo che si verificassero certe cose su una scala così grande, e che di certo la popolazione se ne sarebbe accorta e lo avrebbe denunciato.Scie chimiche coprono il cielo dell'Essex, in Inghilterra, oscurando il soleInvece quanto accaduto in Gran Bretagna mostra che

1) i piloti dell'aviazione militare hanno avvelenato i propri concittadini obbedendo agli ordini

2) la popolazione (tranne forse un'esigua minoranza che non è stata però ascoltata dalle istituzioni) non se n'è accorta (altrimenti ci sarebbe stata una ribellione)

3) alcuni dei responsabili e forse persino dei dirigenti sono stati così bene indottrinati che forse credono davvero di avere fatto questi orrendi crimini per il bene della nazione, per testare la capacità di un ipotetico nemico di aggredire la popolazione con agenti chimico-biologici e predisporre quindi dei piani di difesa

 4) questi responsabili, nonostante la faccia tosta dimostrata nel difendere questi cosiddetti "esperimenti" su milioni di cavie umane non consenzienti, non hanno il coraggio di negare che al presente si stia facendo qualcosa di simile, ed in effetti in Gran Bretagna la diffusione di scie chimiche, come ci riferiscono gli attivisti locali, è stata notevole sin dall'inizio di questo secolo (l'ammissione della responsabile di Porton Down è del 2002)

Per altro non si tratta di un caso isolato. Vedremo infatti adesso quali sono gli antecedenti storici  negli USA, altro paese dove gli attivisti riportano l'inizio della diffusione massiccia delle scie chimiche alla fine seconda metà anni '90 del secolo scorso.Wikipedia ammette l'Operazione Copertura di Grandi Aree con aerosolA darcene una prova è la stessa wikipedia, che seppur nega le scie chimiche, non riesce a negare ed a cancellare ogni realtà storica. E così persino sul sito inglese di wikipedia troviamo la descrizione di esperimenti analoghi, ovvero dell'Operazione di Copertura di Grandi Aree con aerosol, condotta nel 1957, preceduta da simili operazioni iniziate nel 1953, proseguita con analoghi esperimenti condotti fino alla metà degli anni '60. Leggiamo infatti che:Esistono le prove che furono compiuti esperimenti analoghi all'"Operation L.A.C." L'esercito ha ammesso di aver diffuso agenti chimici in alcune aree del Minnesota dal 1953 fino alla metà degli anni '60 del XX secolo. L'"Operation L.A.C." fu eseguita nel 1957 e nel 1958 dalla "U.S Army Chemical Corps". Principalmente, l'operazione di irrorazione coinvolse vaste aree con solfuro di zinco cadmio. La "U.S. Air Force" usò un C-119, "Flying Boxcar" per disperdere solfuro di zinco cadmio a tonnellate in atmosfera negli Stati Uniti. Il primo test fu compiuto il 2 dicembre del 1957 lungo un percorso che congiunge il Sud Dakota ad International Falls, in Minnesota. 

L'esperimento ebbe un ottima riuscita, infatti le particelle diffuse arrivarono sino in Canada da una parte, ed in Messico dall'altra, segno che tali operazioni non hanno mai una portata semplicemente locale.Il 2 dicembre 1957 la nebbia chimica si propagò fino in Canada. Gli inquinanti furono anche rilevati a 1.200 miglia di distanza, in una stazione nello stato di New York.[...] Un'altra massa d'aria canadese portò la nube tossica nel Golfo del Messico. Due altri test, uno lungo un percorso da Toledo, in Ohio, ad Abilene, in Texas, ed un altro da Detroit, a Springfield, Illinois, fino a Goodland, Kansas, mostrarono che gli agenti dispersi attraverso il metodo aereo potrebbero ottenere una copertura capillare, dal momento che le particelle furono rilevate da entrambi i lati della traiettoria di volo.Leggi la seconda parte dell'articolo

le borse delle donne

Sabato siamo andati in questo negozio fichissimo di arredamento per progettare la cameretta delle bambine che ancora dormono nel divano letto ( così non rischieranno più la vita quando una chiede all'altra di prenderle in cuscino che si trova dentro allo schienale e per farlo praticamente una delle due viene piegata a metà dentro al divano stesso).

Bè dentro a questo negozio avevo le lacrime agli occhi per la quantità di design in esposizione e anche al pensiero di quanto costasse.

Abbiamo passato due meravigliose ore a sfogliare cataloghi e a guardare ipotesi sul pc per la cameretta di CatWoman e WonderWoman, io che dicevo: più armadi più armadi! e  il gmarito: più scrivanie, più librerie!

(povero illuso le scrivanie le useranno per metterci sopra lo specchio da trucco)

Quando siamo usciti ho lasciato nello splendido negozio il mio cuore.

E anche la mia borsa.

Quindi il giorno dopo sono dovuta andare a recuperarla da proprietario istesso, che gentilmente se l'era portata a casa sua.

(per inciso, una villa con giardino)

Quando l'ho recuperata ringraziandolo molto, lui mi ha chiesto di verificare che ci fosse tutto, dicendomi che aveva dovuto aprirla per sapere di chi fosse.

La mia borsa conteneva:

Una buccia di banana in putrefazione che conferiva alla borsa un sano odore di mosto selvatico.

Un TAMPAX.

Un assorbente gigantesco LICIA PERSONA.

Uno spillo. (si sarà punto?)

Un calzino di SuperMario.

Carta straccia di varia natura.

Fazzoletti di carta usati.

Una torcia elettrica smontata.

Un sacchetto con la pasta madre IN POLVERE (gentile regalo della mia amica panettiera).

Poi anche cose normali, come agenda, portafoglio, chiavi.

Non SO se rendo.

L'amore con l'amore si paga

Ferrara:il castello Estense con le tipiche tele rosse alle finestre, le cinta murarie che raccolgono tutto il centro storico, il palazzo dei Diamanti, il Duomo e le moltissime biciclette (5 euro il noleggio per una giornata) che sfrecciano per le vie della città con una delle aree pedonali più grandi d'Italia.una bellissima città rinascimentale, ricca di cultura, che ha ospitato personaggi storici...Tasso, Copernico, Ariosto, Mantegna, Tiziano, George Byron... è sempre un piacere tornare a respirare l'aria e vivere l'atmosfera di questa città e non potevo perdere l'appuntamento con "Internazionale a Ferrara" da anni in programma il primo fine settimana d'ottobre, una 3 gg in cui si incontrano e discutono i giornalisti di tutto il mondoil programma è stato, come sempre, molto ricco ed interessante e la città è stata raggiunta da giovani (e non) di tutta Italia.gli incontri, che si sono svolti come di usuale in vari siti del centro storico, ed hanno offerto la possibilità di visitare teatri, palazzi e chiostri non accessibili gratuitamente nel resto dell'anno.l'unica pecca: l'organizzazione.l'afflusso, al solito, elevatissimo. non si è pensato ad offrire a tutti la possibilità di ascoltare le conferenze, soprattutto quelle più "gettonate" che s sono svolte al Teatro Comunale. solo il cinema Apollo era dotato di un maxischermo esterno. code lunghissime, a volte doppie sotto il sole cocente di un ottobre che pareva aprirsi all'estate più che all'autunno. un peccato soprattutto per chi aveva fatto centinaia di km per raggiungere il festival. per questo mi sono persa gli incontri con Saviano, Sergi Romano, Bill Emmott, Paul Ginsborg e tanti altri..Interessanti comunque quelli a cui sono riuscita ad assistere:sabato 3 ottobre - chiostro S. PaoloI LIBRI, AFRICA E MEDIA. GIORNALISMI E CRONACHE NEL CONTINENTE DIMENTICATOin un paese dove è altissimo il tasso di analfabetismo, sta avendo un ruolo importante il fumetto come veicolo di comunicazione, educazione, iatruzione e cultura sociale.domenica 4 ottobre - cinema ApolloAFRICA. L'AFRICA IN RETE: LO SVILUPPO ARRIVA DALL'WEBper chi vive in Africa Internet non è un passatempo ma rappresenta l'unica possibilità di comunicazione col resto del mondo e l'unica possibilità per dar voce ai problemi contingenti e molto più spesso l'unica via di riscatto....e per chi volesse pernottare nel centro storico e spendere veramente poco, consiglio l'ostello Estense:pulito, spazioso, con giardino e servito di noleggio biciclette e fornito anche di camere triple ad uso doppia.

L'astronave "Kama" - il viaggio sessuale

Quella spossante dicotomia che arriva dal mondo, fornita da chi ha fatto della ricerca spirituale il proprio baluardo e da chi nel 3D di questa realtà si ritrova alla perfezione, quella separazione data da ciò che è sicuro fungere tra muro tra queste due realtà, non mi appartiene.

Sono convinto che un'esasperazione resti un'esasperazione e che ogni elemento del mio essere può divenire un castello eterno, come un'eterna maledizione, il limite lo stabilisce il mio essere, non certo un mio ipotetico credo.

Ecco perchè la paura(latente o meno) o il caos apparterranno sempre a chi parla solo di sesso, così come chi del sesso, mai ne parla, o lo vive.

Non posso non pensare sempre alle conversioni/illuninazioni famose, come quelle del Buddha Siddharta, di Paolo o di San Francesco, che valore avrebbero avuto, se non fossero arrivate da una conoscenza di quello che il mondo tutto offre?

Come fai a buttare dietro le tue spalle tutto, se hai avuto meno della metà di questo tutto(di quello che anche un animale o un fiore ha)?

Questo resterà dentro di te, come una carenza che si trasformerà in ostilità, in paura di perdere quello che è stato conquistato o in elementi molto più banali ma sempre terribili, se non affrontati con i giusti mezzi, come l'antipatia.(da intendersi come l' "anti-pathos", quello che trasmetti agli altri, magari sotto forma di nervosismo isterico, senza dire o fare niente).

Ovviamente, della controparte, ovvero quella composta da chi del sesso ne ha fatto una specie di voglia cancerogena inarrestabile, non vale la pena nemmeno parlarne, non più di quanto è necessario parlare di un pistone in una catena di montaggio.

E quello che è stato scritto sino a qua, non è certo nuovo, basti pensare al "dictat" presente proprio nel Kama - Sutra, che vuole il sesso come unione divina dei componenti della coppia: l'importante è che non venga compiuto senza attenzione, come atto superficiale e puramente materiale, l'armonia delle parti deve essere totale e non soltanto fisica.

Si parla del "piacere" sessuale come uno degli scopi fondamentali della vita, il "Kama" è un elemento indispensabile, senza il quale la tradizione indiana perderebbe molto del suo senso trascendentale: il Kama è praticamente l'arte di raggiungere l'orgasmo, per raggiungere il divino.

Senza contare poi, i lavori di Crowley e di Evola, che, nel bene e nel male, affrontano tematiche simili con grande perizia.

Vorrei andare oltre, vorrei riportare, come meglio posso, quello che il piacere finale

dell'atto sessuale, ovvero l'orgasmo,  potrebbe dischiudere inanzi alla nostra essenza.

E lo posso fare solo parlando di me e spero che, fancendo questo, si capisca quanto, chi scrive, non abbia realmente alcun significato da associare al termine "tabù", cosa che esiste forse solo se una questione di male supremo, si allaccia alle parole che uno vuole pronunciare, ma non è certo questo il caso.

Per una serie di coincidenze(credevo allora) ho iniziato abbastanza presto varie pratiche di meditazione, quando ero adolescente e anche se le affrontavo con uno spirito tra il disilluso ed il sarcastico, una parte di me, quella che poi si è sviluppata maggiormente da allora, riusciva veramente nell'intento, con mia somma sorpresa:riuscivo per alcuni attimi a osservare il mio pensiero senza controllo e ad andare oltre momenti di dialettica cerebrale.

Questi eventi particolari, per un sedicenne, iniziavano, in una certa qual maniera a stimolare maggiormente l'azione del mio chakra sessuale(inutile nascondere che, in quel periodo, era quello che comunque agiva su di me, in maniera prepotente).

Questo periodo meditativo non è durato in eterno, ma solo un anno e mezzo, per essere poi da me ripreso, in seguito anni dopo.

Chiaramente la mia vita sessuale ha avuto inizio, attraverso tutte le esperienze del caso,tra le più sterili alle più appassionanti, ma sicuramente poco rappresentative di una dimensione "divina", sanscritamente intesa.

Ma una volta, una volta soltanto, durante un rapporto, come per magia la mia mente si è trasferità in quella del me stesso che meditava, anni prima, creando un ponte tra la sensazione dell'orgasmo e quella del chakra che girava, creandomi una certa confusione.

Quello è stato il momento in cui decisi che avrei dovuto riprendere a meditare, a lavorare sui centri energetici, perchè capii che il collegamento non era casuale, era, difatti, la stessa cosa.

Negli anni, tutto ciò,  è rientrato molto più sotto il mio controllo e, andando ad unificare le sensazioni sessuali con quelle provenienti dal chakra, quello che è avvenuto è a dir poco grandioso, anche se all'inizio mi lasciava senza fiato: durante la durata dell'orgasmo, quindi mentre avveniva in me l'esplosione del "Kama" mi ricordavo di sogni fatti la notte precedente, sogni che a mente lucida non ricordavo e non sapevo di aver fatto, prendendo dentro di me le immagini e le situazioni, come in un una pillola di sogno lucido.

Con il tempo ho imparato a riversare tutto ciò anche sul versante meditazione, riuscendo sempre nell'intento per pochi attimi, gli stessi attimi in cui si ricrea "artificialmente"(anche se, arrivati ad un certo punto, niente più lo è) la potenza massima sessuale.

Eccola l'astronave che viaggia più veloce della luce nella nostra mente, uno sguardo vivido e subitaneo verso la realtà onirica, un lampo di sogno che si impone nella vita e che può appartenere a tutti.

Le particolari condizioni che mi hanno portato a questo ed in particolari periodi in cui sono avvenute , sono sicuramente fondanti di gran parte del discorso, ma credo che si possa andare anche oltre, lavorando su gli altri aspetti dell'essere, soprattutto sulla presenza a sè stessi e sul controllo delle emozioni negative.

Parlando con altri, nella mia vita, mi sono reso conto che tanti sono quelli che durante quel particolare istante hanno o visioni o sensazioni extra-corporali forti, anzi, credo che sia praticamente la norma, per chi ha il coraggio di riferirle a sè stesso e poi agli altri.(SI, coraggio, dato che spesso, è preferibile raccontare ogni possibile attività eroico/fisica fatta con il/la partner, ma avere timore di raccontare anche la parte emotiva legata a ciò...e questo è chiaramente un "problema" maschile).

Imparare ad assumere una sorta di controllo su questo, essere presenti oltre il corpo e la mente, sapendo cosa si attiva, in quel dato momento, potrebbe aprire una porta che resta socchiusa anche nell'arco della giornata, una via per la chiaroveggenza che anticamente si conosceva bene, tanto da essere ritenuta insostituibile.

E' una via che non fuziona necessariamente per tutti ed è una parte di un percorso chiaramente più ampio, quello che è certo è che reale, quando ti ci imbatti, talmente reale da essere divenuto uno spauracchio della chiesa, ma questo lo sapete bene.

Ah: da soli, non vale...se avete presenti le figure del Kama-sutra, capirete alla perfezione, cosa intendo.

Ad Meliora.

le compagnie di bandiera

Chi mi legge da tempo si ricorderà la serie di post che pubblicai la scorsa primavera al ritorno dalla crociera nel Mediterraneo.

Chi mi legge da poco e ha voglia di documentarsi vada a cercarsi i post della serie "Fin che la barca va" e saprà di cosa sto parlando.

Chi non ha voglia di documentarsi sappia che, ad aprile scorso, io e Papucco ci regalammo una mini-crociera per festeggiare il nostro decimo anniversario di nozze. Per farlo avevamo accantonato per anni ogni euro che riuscivamo a risparmiare, ma veramente! In pura modalità formichine.

Se devo dire la verità la crociera non è mai stato uno dei miei sogni, ma il consorte ci teneva tanto... Entrambi suggestionati dalle innumerevoli repliche di "Love boat" che hanno costellato la nostra adolescenza siamo rimasti parecchio delusi da quella che si è rivelata la realtà.

Sì, bella la nave. Imponente, spettacolare con i saloni circolari e gli ascensori panoramici. Gradevole il fatto che di notte si viaggi e al mattino ci si svegli sotto un altro cielo, davanti a un'altra città da visitare, anche se aver solo una mezza giornata a disposizione per farlo è come prendere l'aperitivo e poi rimanere senza pasto. Infatti abbiamo deciso che, appena le casse casalinghe lo permetteranno quindi circa tra venti anni, dobbiamo tornare sia a Barcellona che a Palma di Majorca perché le abbiamo soltanto intraviste, non conosciute.

Per il resto l'impressione era stata di un trattamento più o meno alla pari di quello di un buon villaggio turistico - a dire il vero a Creta ci hanno trattati decisamente meglio e non abbiamo MAI dovuto aspettare i quarti d'ora per avere il latte caldo a colazione - con punte di pressappochismo impressionanti.

A parte il tragico sbarco quando, ormai saldato il conto a bordo, siamo stati abbandonati nel porto di Savona come eserciti di novelli Fantozzi, erano state altre le cose che ci avevano dato fastidio:

l'addetto alla camera che avevamo dovuto chiamare tre volte prima di avere l'aria condizionata funzionante e che, alla richiesta di sostituire il telecomando della tv che non funzionava aveva risposto "se non funziona cambiate canale dal pulsante della tv!";

i tempi di attesa epici per far colazione al buffet, che quando finivano i croissant, le posate o il caffè non venivano mai rimpiazzati prima di un quarto d'ora;

il fatto che, su una nave di una compagnia italiana, pochissimo personale parlasse la nostra lingua e ancora meno si esprimesse in un inglese comprensibile, costringendoci a ridicole sessioni di mimo anche per ordinare una bottiglia d'acqua;

il fatto che non siamo riusciti a riavere il braccialetto con il numero della camera per il Gormitone dopo che lo ha perso, a quanto sembra sarebbe stato fondamentale per riunirlo con i genitori in caso di emergenza mentre lui era al baby-club, ma dopo che ci hanno rimbalzato dalla reception al personale dell'animazione alla responsabile del baby-club fino al solito addetto alla camera di cui sopra abbiamo deciso che alla fine il diretto interessato il numero della camera lo sapeva a memoria e abbiamo lasciato perdere.

E poi, parlando con altri compagni di viaggio, abbiamo saputo di cessi intasati che sono rimasti tali per quattro giorni su cinque, di bagagli dispersi, di puzze mefitiche provenienti dallo scarico che non sono mai state risolte nonostante le richieste di intervento.

Per finirla di fare, al rientro, abbiamo scoperto che la torta a sorpresa che avremmo dovuto ricevere in occasione della prima cena su ordine della nostra amica titolare dell'agenzia di viaggi che aveva organizzato il tutto si era dispersa tra Savona e chissà dove e a noi non sono arrivate nemmeno le briciole.

Ma la cosa che mi aveva più stupito, e non in senso positivo, era stata l'esercitazione per un'eventuale emergenza, alla quale sei assolutamente - e giustamente - obbligato a partecipare appena quindici minuti dopo la partenza e che ho trovato assolutamente ridicola.

Per carità, le istruzioni in camera erano ben chiare: appena sentirete la sirena della nave fischiare con una particolare sequenza dovete immediatamente indossare il giubbetto di salvataggio e raggiungere il ponte indicato sulla porta della vostra cabina DA QUALUNQUE PARTE DELLA NAVE VI TROVIATE!!!

Al momento del falso allarme io e il Gormitino eravamo in cabina, Papucco e il Gormitone stavano giocando a basket sul ponte 12.

Abbiamo indossato i giubbetti e abbiamo raggiunto disciplinatamente il nostro ponte. Al terzo tentativo, a dire il vero, eravamo a bordo da un paio d'ore e non avevamo memorizzato la pianta della nave a sufficienza per far centro al primo colpo. Durante il tragitto nessuno del personale ci ha dato indicazioni. Arrivati a destinazione non abbiamo visto gli altri componenti della famiglia, l'ho fatto presente all'addetto alla sicurezza che ha fatto spallucce e ha detto "saranno dietro". Guardi, ho fatto presente, se mio marito non si vede significa che non c'è, si fidi! Mi ha cagato meno di zero. Ho pensato che vabbè, tanto è un'esercitazione... Comunque una volta raggiunto il punto di raccolta la priorità è stata una e una sola: mettersi in posa e sorridere davanti al fotografo che ti immortala mentre fingi di naufragare. Il provino della mia foto, che costava 14€ e che mi sono rifiutata di acquistare, parla molto chiaro in merito a cosa pensassi di tutta la manfrina.

Papucco e il Gormitone sono stati reperiti un quarto d'ora dopo, quando tutti eravamo stati fotografati ed era stata dichiarata chiusa l'esercitazione. Erano sul ponte sbagliato ma nessuno gliel'ha fatto notare.

Nessuno ci ha spiegato quale percorso seguire per eventualmente salire sulle scialuppe, nessuno ha pensato di darci una piantina con le vie di fuga, ci hanno soltanto messi in fila davanti a un cazzo di fotografo di bordo.

Poi vedo le immagini del gigante ferito a morte davanti alle coste del Giglio. Ascolto tutti i discorsi retorici e scontati sugli anniversari e le analogie con il Titanic, Giacobbo avrà già pronta una serie di venti speciali su Voyager, immagino.

E' che io quelle coste le conosco, erano le mie coste dei finesettimana toscani. Anche un bambino lo sa che intorno al Giglio ci sono gli scogli infidi, ti avvertono anche se vai a fare un giro in gommone che devi stare attento.

Ascolto le testimonianze di sopravvissuti, che parlano di una parte del personale che si è prestata per aiutare e salvare i passeggeri e di un'altra parte che ha strappato loro di mano il giubbotto galleggiante e li ha buttati fuori dalla scialuppa per prendere il loro posto.

Leggo del comandante che era già a sicuro sugli scogli prima di mezzanotte mentre la gente ha continuato tranquillamente ad annegare fino alle tre e mezza passate.

E penso che sì, effettivamente la Costa Crociere è una degna rappresentante dell'Italia, di come è ridotta adesso:

- pressappochista,

- arraffona,

- arrangiata,

- in mano a una banda di incompetenti.

E chi è a bordo e ha pagato una barca di soldi per avere la suite di lusso sul ponte più alto forse al momento sarà al sicuro dai cessi otturati e dalle puzze mefitiche degli scarichi, ma quando beccheremo lo scoglio vicino alla costa verrà a fondo con noi.

Anche perché sono sicura che i camerieri saranno ben contenti di strappar loro dalle mani il giubbotto arancione di salvataggio.

Lecitina di soia

Descrizione: la lecitina si ricava dalla soia o dal tuorlo d'uovo. è lenitiva, emolliente ed idratante, molto adatta anche ai fondotinta. Ottimo antiossidante se associato al tocoferolo (vitamina E) e ascorbilpalmitato (Vitamina C). Può essere usata come emulsionante a freddo nelle formulazioni, anche se non particolarmente potente. Importante vedere la provenienza della lecitina: assicuratevi che non sia OGM.Lecitina liquida ancora calda*Lecitina Liquida 

Lecitina di soia in granuli 100 gr.

Olio di Soia q.b. a ricoprire (in cerco di metterne il meno possibile, in genere se ne mette un 40-50%)Procedimento: in genere si usa il procedimento a bagnomaria, ma io trovo più pratico e veloce questo. Metto la lecitina in granuli in un pentolino. Ricopro con olio di soia (o altro olio a scelta non termolabile) e scaldo a fuoco bassissimo. Mescolo.  Quando comincia leggermente a schiumare intorno ai bordi e a diventare più liquida, tolgo il pentolino dal fuoco continuando a mescolare. Lo riposiziono sul fornello pochi attimi e di nuovo lo sposto, sempre mescolando. Oppure lo alzo di 15/20 cm. dal fornello e continuo a mescolare. Pian piano si otterrà un composto liquido, leggermente schiumoso. La cosa importante è non superare i 70°: eventualmente ci si può aiutare anche con un termometro (adatto!).  Lascio riposare mescolando di tanto in tanto. Con questo procedimento non ci sono grumi non sciolti, quindi non c'è bisogno di filtrare. Frullo un minuto con il minipimer per uniformare il composto. Infine avrò un composto molto cremoso, denso, color caramello. Mescolo fino a raffreddamento e man mano si addenserà. Aggiungo un grammo di tocoferolo o antiossidante. Ecco qua la lecitina liquida.

*Il colore e la consistenza dipendono da quanto olio si usa e metodo usato.

Uso: si può utilizzare la lecitina di soia liquida oppure quella in granuli. In quest'ultimo caso, si possono polverizzare i granuli in un macinino da caffè per agevolare l'operazione. Si scioglie in olio, a caldo (come descritto sopra) oppure in acqua, lasciandola idratare per qualche ora.Dose: si usa al 2-8%. Si può usare indicativamente in due modi: in accoppiata con gel fatto con xantana o guar, come stabilizzante e emulsionate in fase acquosa: in questo caso si avranno creme fluide, scorrevoli. Sarà meglio abbondare nella dose fino a un 6-8%. Oppure in accoppiata con altro co-emulsionate in fase grassa (lipofilo), burri o cere: si otterranno creme più corpose con una percentuale inferiore, intorno al 4%.

Libero arbitrio: illusione o realtà

Un giovane uomo muore e sale al Cielo.

Arriva in una surreale sala d'attesa.Lo speaker annuncia il giovane e dice:< Alberto è desiderato dal Presidente >. Si apre un immenso portone da dove spunta un raggio di sole luminosissimo e una voce potente dice:< Io sono Colui che sono; sono L'Alfa e L' Omega, il Principio e la Fine>

Il giovane con voce tremante chiede: < chi sei, dove sono e perché sono qua>.

Io sono il tuo Dio, il Creatore di tutte le cose , della vita , della morte, del bene , del male, del tempo e dello spazio.Ma ho un rimprovero da farti : sei in ritardo perché ti aspettavo un' ora fa.

Ma io non ho mai creduto in Dio e tanto meno alle religioni : vere e proprie nemiche delle libertà di pensiero.Io ho sempre gestito la mia vita sempre nella più assoluta libertà di pensiero.Io sono le mie idee e le mie scelte.Ma adesso che ci penso non mi pare di aver scelto di essere in questo luogo. Ma ?E' tutto cosi strano.

La Voce continua:< Io sono il tuo Dio e il tuo Creatore. Io sono Colui Che è sempre stato e sempre sarà>.

Allora perché mi accusi del ritardo e forse qualcosa che non puoi prevedere!

Quando sei morto Tua mamma ti ha abbracciato tanto forte che le ho concesso un'altra ora di stare con te.Io rispetto l'amore e il dolore.Io ho creato tutte le cose anche la tua libertà di pensiero.Io sono il Tutto: il bianco e il nero , la vita e la morte, il passato e il futuro.Io sono in te e tu in Me.Il mio infinito e il tuo infinito.Io sono il Padre e tu il figlio.

Ma Una voce femminile ripeteva con insistenza:.

Alberto si sveglia e guarda sua madre.La stringe in un forte abbraccio e gli dice :< ti voglio bene>.Sai mamma ho fatto uno strano sogno.Ho capito che il libero arbitrio non esiste.Non può esistere qualcosa che il Creatore non conosca.Ma la parte

divina che sta in me può chiedere e ottenere 

dal Creatore di cambiare il corso degli eventi.Lui può tutto.

Alberto.

Lettera Aperta -'Umiltà ai blogger-recensori'

Cari amici lettori, scrittori e poeti,

oggi vorrei affrontare un discorso che mi sta molto a cuore, e di cui avevo già in mente di scriverne da un pò, ma non senza prima documentarmi in giro nel web per non parlare di qualcosa che non avessi toccato con mano in prima persona. Sto parlando delle recensioni. Ebbene sì, le tanto desiderate, agognate recensioni. Io, come tutti gli scrittori emergenti, so bene di cosa parlo: ognuno di noi cerca il riscontro dei lettori, perchè si sa, è proprio quello il punto d'arrivo per uno scrittore che ami davvero scrivere, ed inoltre perchè più persone ci leggono apprezzandoci, più cresce la possibilità di un buon passaparola che ci  faccia conoscere in questa 'giungla editoriale'. Io ricevo diverse recensioni del mio romanzo su svariati blog, e anche io ne scrivo a mia volta per autori che ne facciano richiesta (purtroppo meno di quanto vorrei, per via degli impegni lavorativi e di studio).

Tengo molto a sottolineare come sempre, e per onestà verso tutti i lettori del blog e del web, che io recensisco come semplice lettrice di romanzi di ogni genere, cercando naturalmente di essere oggettiva, obiettiva,  e analizzando quelli che per me sono i punti fondamentali di un libro: lo stile narrativo, l'intreccio della trama e i dialoghi. 

Devo dire che il crescente diffondersi dei blog letterari ha incrementato questo esercito di blogger-recensori che però talvolta, si pongono nei confronti di alcuni autori in maniera del  tutto priva di umiltà, e a mio parere molto superficiale. Questo si verifica nel momento in cui questi rifiutano categoricamente di recensire romanzi pubblicati con editori a pagamento perchè a loro parere meno meritevoli, o perchè desiderosi di esprimere la loro totale disapprovazione per l'editoria a pagamento in genere. Ma non è certo in questo modo che si potrà cambiare o salvare il mercato editoriale, che come tutti gli altri circuiti che fanno girare soldi in quantità, si adegua al modo attuale più diffuso, a quanto pare, di portare avanti gli affari: approfittare in ogni modo di chi ha bisogno, di chi sceglie di approdare all'ultima spiaggia (un'editoria questa che anche io vorrei non esistesse). Questo non perchè tali romanzi siano sempre illeggibili o impubblicabili, come molti sedicenti editori ritengono, ma piuttosto perchè le case editrici con più fama li ignorano completamente, in quanto nomi sconosciuti che non attirerebbero un gran numero di compratori anche con il minimo sforzo promozionale (escludendo alcuni casi in cui certamente i lavori possano essere scadenti e improponibili).

Quindi tutto si riduce come ben sappiamo ad un freddo e calcolato 'investimento'.

Il prodotto finale non sarà sempre 'di qualità' ma sicuramente 'commerciale', cioè di grande richiamo per le masse, perciò porterà grandi guadagni al fortunato e furbo editore. Questo non accade però nella microeditoria, dove fortunatamente si trovano ancora molti intenditori di talenti che investono e rischiano veramente su libri di valore, insomma di 'qualità'. Mentre altrettanto sfortunatamente ci sono tanti piccoli imprenditori che di investimenti non ne fanno in realtà, giocando sul sicuro, sui contributi più o meno pesanti da chiedere allo scrittore pieno di speranze. Quest'ultimo dopo interminabili tempi d'attesa e momenti di grande sconforto e dubbio, si lascerà andare all'editore possibilmente più 'indolore', quello che chiederà meno denaro rispetto agli altri. Ma attenzione! Questo non deporrà a sfavore dello scrittore, o meglio del suo 'sfortunato' romanzo. Tutto ciò sarà piuttosto il risultato della spietata indifferenza del mercato 'editoriale-commerciale' di cui parlavo poco fa, che promuove molto spesso la 'mediocrità per le masse' (come se i lettori fossero un branco di beoti... ma poi alla fine purtroppo le masse soprattutto giovanili si abituano a tale mediocrità, ed essendone poi assefuatti, finiscono per apprezzarla, e a volte 'adorarla'), piuttosto che la 'qualità' per lettori capaci di scegliere.

Insomma, quanti grandi si auto-pubblicarono o furono pubblicati da editori a pagamento? Italo Svevo, Marcel Proust, Umberto Saba. Per non parlare di grandi autori  i cui manoscritti furono in principio scartati: Stephen King, J.K.Rowling, Ursula K. Le Guin, W. Faulkner.

Per tornare alle recensioni, voglio dire a questi/e blogger-recensori di affrontare il discorso con maggiore umiltà e serenità, alla luce di come realmente si muovono le cose, pensando al libro stesso che dovranno leggere, e non al cammino (spesso ingiusto)  che quest'ultimo avrà percorso.

Vorrei che riflettessero sul fatto che gli autori che pubblicano pagando anche salati contributi, credono comunque nella loro opera, tanto da affrontare anche un sacrificio in termini economici per pubblicarla. Si può contestare la loro scelta, ma non per questo il loro lavoro. Si rischia così di cadere nel pregiudizio, etichettando tali autori come 'privi di talento'. Anche psicologicamente direi non è positivo per nessuno venire esclusi soltanto per un pregiudizio. Editore a pagamento = Opera illeggibile?

Direi che un'opera letteraria, frutto della fatica e dell'impegno di qualcuno, vada prima letta per essere giudicata, e ribadisco che il rifiuto di recensire un romanzo o una raccolta poetica pubblicata a pagamento, è il modo più sciocco di scoraggiare tale ingiusto mercato, perchè il più inutile. Se poi questo rifiuto vuole essere una maniera per darsi un tono da consumati recensori, beh, ancora peggio: lo condanno nel modo più assoluto.Bisogna leggere, con amore, passione e umiltà. Cercare, frugare, accettare di recensire e giudicare a posteriori il libro, perchè vi assicuro che non poche volte si acquistano costosi 'romanzi d'autore'  di rinomate case editrici con chissà quali aspettative, per scoprire poi lavori appena passabili privi di originalità e spessore. Questa è la mia opinione. 

Lucilla Leone

L'Attimo "Cocente"

Caro Amico del PD,

 

non ci crederai, ma pensavo a Te in questo momento storico di una Repubblica offesa, tradita e devastata.

Pensavo a quelle persone che come Te, hanno difeso con cieca passionalità questo partito fondato sul più colossale dei tradimenti. Fatto passare, e ancora falsamente si dice che sia quella gloriosa sinistra che un tempo si chiamava PCI. No! Ti hanno ingannato!

Finalmente la maschera è crollata. Hanno mostrato il loro volto di democristiani quali sono sempre stati, iniziando da Prodi che ieri veniva acclamato come "il fondatore" del partito... fondatore? Ma non era già stato fondato da Bordiga e Gramsci,  ereditato da Togliatti e poi da Berlinguer?

Ci hanno sempre mentito!

Approfittato della passione che molti seguaci di Berlinguer ancora conservano, e che a spada tratta, come Te, hanno difeso questo schieramento dalle sigle indecifrabili.

Hanno sfruttato la morte di un Uomo, per trasformare l'unico partito evolutivo che storia abbia mai concepito, che faceva tremare le grandi potenze, tanto che l'Italia visse "gli anni di piombo", per condurci lentamente fin dove siamo arrivati. 

Caro Amico del PD, mi dispiace molto per la cocente delusione che in questo momento starai provando, ma sappi che il loro gioco continuna nel ridurre questa Repubblica Parlamentare in Repubblica Presidenziale.

Continua nella cancellazione caparbia di quanto i Resistenti ci hanno lasciato in eredità. Riappropriati della Tua passione e torna ad essere un Comunista Italiano.

Lasciamo perdere anche i grilli e dipietrini, non servono nemmeno quelli.

Gli ideali sono una cosa seria, e non si possono affidare a ruffiani e quaquaraquà, ne farebbero un bordello... o lo hanno già fatto?

 

Sempre con Stima e Amicizia.

L'AGENZIA DI POLLENZO e il buono, pulito e giusto

Tra un colpo di tosse e l'altro (piacevoli souvenir lasciati

dall'influenza della scorsa settimana), rieccomi qui!

Questa sera vi voglio portare in un luogo magico, incantato. Fuori

dal tempo.

Se volete riassaporare le atmosfere del XIX secolo,

degustare un buon calice di vino, conoscere alcuni dei Presìdi Slow Food,

regalarvi coccole e benessere, seguitemi... a Pollenzo.

Nel 1835, per volere di Carlo Alberto, venne costruita sui

resti della cittadina romana di Pollentia, una tenuta reale di Casa Savoia, l'Agenzia di Pollenzo.

Fortunatamente, su iniziativa di Slow Food, l'Agenzia ha

potuto ritrovare tutto il suo splendore a partire dalla fine degli anni 90, per

arrivare al restauro definitivo nel 2004.

Ora qui potete trovare l'Università di Scienze Gastronomiche,

la Banca del Vino e un albergo a quattro stelle con annesso ristorante (l'altro

ristorante, Guido, si sta trasferendo nella tenuta di Fontanafredda a

Serralunga d'Alba).

Pochi giorni fa ho avuto il privilegio di soggiornare per

una notte tra queste antiche mura e, vi assicuro, ne sono rimasta letteralmente

rapita.

Il concetto petriniano del "buono, pulito e giusto" si

respira in ogni angolo, non appena si varca la porta principale.

Il mio budget era limitato, per cui non ho dormito nell'albergo

dell'Agenzia, ma nel vicino Albergo Corte Albertina, una sorta di "fratello

minore", che non ha nulla da invidiare al primogenito. 

Servizio più che

cortese, camere da letto con arredamenti d'epoca e volte con mattoncini a vista

(io le adoro!), colazione basata sui principi del km 0, dalla frutta fresca

alle torte appena sfornate e con un occhio di riguardo per le persone

intolleranti al glutine (…e una musica soffusa che ti fa iniziare la giornata

in assoluta serenità…).

Una capatina all'Albergo dell'Agenzia l'ho fatta, per cenare

nel suo ristorante. 

Stupore, immenso stupore.

Innanzitutto anche qui il personale è stato squisito. Dopo

avermi fatta accomodare al mio tavolo, mi hanno subito portato un cesto di

grissini che mi hanno ricordato quelli che sfornava il mio nonno panettiere (…effetto

madeleine di Proust…) e un piatto di benvenuto dello chef, questo qui…

Insalata russa, salsiccia di Bra e frittata di cipolle

Se volete immergervi totalmente nei sapori del vero Piemonte, vi

consiglio il menu degustazione. Altrimenti anche quello alla carta non vi

deluderà, con un'abbondanza di Presìdi Slow Food.

Tra gli antipasti non mancano mai la battuta di fassone al

coltello, il vitello tonnato e gli sformatini di verdure con fonduta, in base alla stagione. 

Battuta di Fassone al coltello con selezione di sale e pepe

Tra i primi piatti spiccano le paste fatte in casa, come i tajarin al ragù di

salsiccia di bra o i ravioli del plin al sugo d'arrosto. 

Tajarin al ragù di salsiccia di Bra

Potete poi passare a

un bel sottofiletto di vitella piemontese o a un saporito piatto di finanziera. 

E

per concludere in dolcezza, una panna cotta o un bonet.

Ma lo stupore non è stato tutto qui… 

Con un antipasto, un

primo piatto e due bicchieri di Dolcetto D'Alba sapete quanto ho speso? 25,00 euro!

Che ne dite, vale la pena venire a Pollenzo per mangiare "Buono,

pulito e giusto"?